Desser, torte e alimentazione dietetica

Tante abitudini sono state oggetto di trasformazione nel tempo, anche e soprattutto sotto il profilo alimentare. La modifica dei gusti e dei costumi ha ricalibrato il concetto di alimentazione da necessità in piacere Photo by Heather Schwartz on Unsplash

Tante abitudini sono state oggetto di trasformazione nel tempo, anche e soprattutto sotto il profilo alimentare. La modifica dei gusti e dei costumi ha ricalibrato il concetto di alimentazione da necessità in piacere; ma al contempo,  il detto secondo cui “a tavola non si invecchia mai” è stato ampiamente smentito dalla scienza nutrizionista e le memorabili crapule sono state sostituite da un’alimentazione accorta e selezionata. Che conclusioni si debbono trarre da queste brevi osservazioni? Le modalità di alimentarsi dei nostri progenitori erano forse errate? La riposta è no.

 

La cultura contadina, da cui in diversa misura discendiamo, ha sempre circoscritto le mitiche abbuffate ai giorni di festa,  alle occasioni speciali. Per il resto del tempo l’alimentazione dei nostri avi era parca e, altro dato non trascurabile, a km 0. In sostanza, le famiglie tendevano a consumare l’auto produzione, vendendo solo eventuali eccedenze ed acquistando prevalentemente ciò che non erano in grado di produrre autonomamente. L’agricoltura intensiva, sviluppatasi da noi a partire dal secondo dopo guerra, ha progressivamente cambiato i meccanismi della produzione e della distribuzione del cibo, il resto l’ha fatto, per l’appunto, il cambiamento dei gusti e dei costumi.

 

Così come i grandi pranzi, si badi bene: pranzi e non cene, nella cultura dei nostri avi, erano circoscritti alle occasioni speciali, anche il dessert al temine del pranzo era un evento altrettanto eccezionale. Fino a pochi anni fa invece, in una fase che potremmo definire intermedia, delle nostre abitudini alimentari, il ricorso ad eccessivi  quantitativi di cibo era considerato normale ed in un certo qual modo auspicabile, in quanto testimonianza di opulenza e benessere.

 

Attualmente la scienza nutrizionista, nel sottolineare i problemi legati agli eccessi alimentari, mette a disposizione strumenti che consentono di nutrirsi in modo corretto senza rinunciare al piacere del cibo. Questo obbiettivo viene perseguito senza troppi patemi, a bene vedere. Ora ad esempio, non è più necessario (o lo è in misura assai minore) privarsi del tutto o in parte, della bella fetta di torta preferita; è sufficiente prepararla con ingredienti sani come le farine non raffinate, sostituendo quando possibile gli ingredienti troppo calorici con altri a più basso impatto. Un tipico caso è la sostituzione, nella preparazione, dello zucchero con edulcoranti quali la stevia. Assai meno calorica del zucchero, la stevia ha il vantaggio di possedere un maggior potere dolcificante evitando al contempo di alterare il gusto della nostra torta preferita.

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Roberto S.

Laureato al Dams indirizzo musicale con una tesi di laurea in filosofia della musica, si divide tra la redazione di contenuti promozionali e la programmazione lato web per il mondo Linux e Microsoft. Nel poco tempo libero che gli resta trova anche il modo di suonare il sax.

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